Ma quanto sono belle le filastrocche?
Componimenti brevi, spesso associati a musica che fin da bambini impariamo ad ascoltare e ci divertiamo a recitare. Il ritmo serrato avvicina i bambini all’esercizio della memoria e al ritmo. La famosa conta “Ambarabà ciccì coccò” o il “Trenta dì conta novembre” per imparare i mesi dell’anno, sono solo due esempi.
“Strocca che fila, fila che strocca” è invece una raccolta di filastrocche moderne, scritte da autori vari e pubblicato, con la collaborazione di Filastrocche.it, da Matilda Editrice, una casa editrice che seguiamo con interesse perché propone sempre cose piuttosto particolari con una attenzione davvero unica ai più piccoli.
Le illustrazioni sono di Tiziana Rinaldi, che oltre ad avere egregiamente illustrato tutto il libro, fornisce ad ogni pagina degli spunti per poter svolgere delle attività insieme ai bambini. Lo chiamerei “libro gioco delle filastrocche”, perché mentre si ascoltano delle simpatiche rime, con matite, forbici, colla e vecchi giornali è possibile cimentarsi anche in disegni e collage.
Dalla quarta di copertina: “Gli argomenti delle filastrocche sono temi cari ai bimbi: la nanna, la pappa, la famiglia, le persone care, compreso il fratellino che sta per nascere e quello già nato con cui spesso si litiga!“
Indicato per bambini dai 4 anni di età, può essere proposto ai bambini più piccoli proprio grazie alle varie possibilità di utilizzo di questo libro, dalla semplice lettura, alla recitazione, allo svolgimento di attività ludiche.
Molto interessante l’accoppiata album da colorare e libro. Perché rilassandosi con una attività creativa come quella del disegno, il bambino potrà sempre di più affascinarsi alle storie richiamando in lui il piacere della lettura.
Ciò che io e mio figlio abbiamo amato di questo libro, è che non è solo da leggere, ma è da vivere e da creare piano piano, storia per storia. Grazie ai colori o ai collage proposti, ogni bambino avrà la propria ispirazione nella realizzazione dei lavoretti e così il libro diventerà come un diario personale, dove annotare sensazioni e riflessioni.