Qualche giorno fa, nel rovistare nella soffitta dei miei suoceri alla ricerca di una vecchia casetta di legno per bambini con cui far giocare mio figlio, ho notato una scatola ben conservata con su scritto: Libri
Questa scritta mi ha ovviamente incuriosito e ho quindi abbandonato le ricerche per un attimo e l’ho aperta delicatamente.
La scritta effettivamente corrispondeva al contenuto e piano piano, con grande attenzione, ho tirato fuori un sacco di libri degli anni 70 o giù di lì: da Selezione per la Donna (una specie di enciclopedia che insegnava alle donne del tempo ad essere delle buone madri e mogli), a il Manuale della barzelletta, a libri preistorici sul fai da te.
Ma ce n’è uno che ad un certo punto ha catturato la mia attenzione.
Si tratta de’ Il manuale dei ragazzi, edito da Rizzoli nel 1978.
La copertina gialla, molto simile ad altre copertine del tempo, ha in primo piano una immagine di una tenda che richiama all’esperienza del campeggio.
Pur avendone fatto poco, ma essendo sempre stata attratta da questa forma di vacanza, d’istinto ho preso il libro e ho iniziato a sfogliarlo. E subito mi sono resa conto che non si trattava solo del “come cavarsela in campeggio” ma anche e soprattutto di una raccolta benfatta di giochi, passatempi, modellismo, collezionismo dell’epoca e utilissime indicazioni di primo soccorso.
Il mio compagno, appena l’ha visto, ha avuto un moto di nostalgia e ha subito esclamato che ha tantissimi ricordi legati a questo libro e sarebbe bello poterli rivivere ancora una volta da padre.
Certo, alcune cose sono un po’ fuori tempo ora, ma il vintage sta tornando di moda, no?
Certo, alcune cose sono un po’ fuori tempo ora, ma il vintage sta tornando di moda, no?
Evidentemente un testo rivolto a ragazzi dai 10 anni in poi, ho potuto però osservare che molti giochi sono anche proponibili a bambini più piccoli di età.
E così ieri l’ho mostrato a mio figlio e abbiamo provato a riprodurre un gioco di equilibrio con una scatola dei formaggini (vedi figura) tratto dal capitolo Le magie della fisica dove si trovano una serie di giochi-esperimenti che i più grandicelli possono apprezzare anche dal punto di vista scientifico, mentre i più piccoli comprenderanno solo nel loro aspetto magico.
E così ieri l’ho mostrato a mio figlio e abbiamo provato a riprodurre un gioco di equilibrio con una scatola dei formaggini (vedi figura) tratto dal capitolo Le magie della fisica dove si trovano una serie di giochi-esperimenti che i più grandicelli possono apprezzare anche dal punto di vista scientifico, mentre i più piccoli comprenderanno solo nel loro aspetto magico.
Il gioco consiste nel fissare con del nastro adesivo una moneta sul bordo interno e ai suoi antipodi un piccolo pupazzino che faccia da contrappeso (noi abbiamo scelto George di Peppa Pig). In questo modo potremo vedere che in qualsiasi posizione vorremo far stare la scatolina, questa tenderà sempre a ritrovare il suo equilibrio e tornare nella sua posizione neutra.
Una specie di “pendolo” che divertirà i bambini, anche per la sua rapida realizzazione. Potremo poi far decorare o colorare la scatolina a piacere. Mio figlio però ha voluto solo fare qualche scarabocchio!
In questo manuale inoltre è presente anche una ricca sezione sugli animali domestici – come e quali scegliere, come curarli e come gestirli in vacanza – una parte dedicata al “giardinaggio” e una al “Giochiamo con forbici e colla“, quello che nel gergo di oggi definiremmo crafting, in cui si spiega addirittura “come rilegare un libro“.
Le illustrazioni hanno proprio il fascino del retrò: schizzi in bianco e nero che riproducono dettagliatamente le fasi dei passaggi descritti (vedi immagine a fianco dove sono illustrati i vari tipi di nodi).
Un libro non da leggere, ma da tenere come punto di riferimento per qualche simpatica attività da ragazzo!
Un’ultima nota:
Nella quarta di copertina il prezzo indicato è Lire 4000.
Sui siti di seconda mano c’è chi lo vende a 10 euro.
Per me non ha prezzo.
Un libro su cui hanno “studiato” il mio compagno con l’aiuto dei suoi genitori, e che sta passando a mio figlio, ha un valore affettivo troppo grande e inestimabile.
A proposito! Volete sapere che fine ha fatto la casetta di legno?
Ho smesso di cercarla 🙂
Ho smesso di cercarla 🙂