Qualche tempo fa mi trovavo in libreria in una delle mie solite sessioni di shopping librario e in mezzo a tanti libri piccini, ne scovai uno, piccolo di formato ma pieno zeppo di contenuti.
È un libro nuovo, facente parte di una nuova collana inaugurata all’inizio di quest’anno che si prefigge come scopo quello di aiutare i bambini ad imparare a leggere.
Adatto dai cinque anni in poi, anche se prematuro per la mia famiglia di piccoli lettori, suscitò il mio interesse e lo acquistai.
È rimasto nella nostra libreria per un po’, ma ieri mi è tornato in mente e per la prima volta l’ho letto da sola.
Mi è piaciuto molto.
È originale l’idea, la sua realizzazione e le storie sono molto carine e con significati particolarmente profondi e sottilmente raccontati.
Sto parlando della collana Tandem della casa editrice Il Castoro che propone, per ogni libro, due storie. Una piccola, per piccoli lettori. E una più grande e un po’ più complessa per coloro invece che iniziano a leggere da soli.
La particolarità di questi libri sta nel fatto che la prima storia, quella piccola, è molto semplice e scritta in carattere stampatello, quello che i bambini iniziano a conoscere quando si avvicinano alle parole scritte. Anche mio figlio ha imparato a leggere il suo nome, solo se scritto in stampatello.
In questo modo, la fase in cui si passa da semplici lettere alle parole e poi alle frasi, risulta essere più fluida.
La seconda storia invece, più lunga e complicata, è scritta in corsivo con il carattere SASSOON, che tra l’altro, è un font ad alta leggibilità e studiato proprio per i bambini durante i loro primi approcci con la lettura.
Tutte e due le storie ruotano intorno allo stesso argomento anche se hanno sviluppi e protagonisti completamente diversi. Inoltre sono simpatiche e ben illustrate.
Il libro della collana a cui mi riferisco è “Aiuto, i Grandi” in cui nelle due storie si mette in evidenza quanto a volte noi grandi sappiamo essere fin troppo invadenti nella vita dei nostri figli, impedendo loro di vivere la loro infanzia al massimo e mettendo a rischio quelle che saranno le loro scelte future. Entrambe però presentano un finale decisamente divertente e a favore dei bambini, mostrando quanto spesso con la loro astuzia siano in grado di “batterci”.
Un tema molto profondo, a mio avviso, che grazie alla sapiente scrittura di Isabella Paglia, coadiuvata dall’illustratrice Chiara Nocentini, viene fuori in un testo simpaticamente ironico strappando sorrisi ai più piccoli ed uno spunto di riflessione per noi Grandi.
Un testo a lunga scadenza direi.
Adesso, “solo” un libro divertente e ben illustrato da leggere a mio figlio.
Fra qualche tempo, due testi che lo aiuteranno ad imparare a leggere.
E di sottofondo per noi, una riflessione.