Che cosa è il Kamishibai?

Il kamishibai è una forma artistica a metà tra il teatro e il raccontastorie.
Letteralmente significa “teatro di carta” ed è una nuova – in realtà antica – forma di “teatro”, utile ad avvicinare i bambini alla lettura, abituarli all’ascolto delle storie e ad amare i libri.

La tecnica utilzza un piccolo teatro di legno (butai) in cui vengono inserite delle tavole illustrate sul cui retro è stampato il testo descrittivo della scena.

Quando e da chi è stato inventato?

Nato nel XII secolo in Giappone​, vede la sua brillante occasione tra il 1920 e il 1950, ovvero tra l’avvento del cinema sonoro – quando i narratori dei film muti si trovarono improvvisamente senza lavoro – e l’avvento della televisione.

Come e dove si usa?

In questi ultimi anni questa tecnica vede una seconda rinascita e viene usato a scuola e nei luoghi di ritrovo dei bambini per creare un forte coinvolgimento del pubblico nella storia.

Ma è un validissimo aiuto anche nella didattica.

Immaginate di raccontare la storia o la vita di grandi scienziati tramite le immagini.
Le immagini creano coinvolgimento, a volte più delle parole. E dal coinvolgimento arriva l’interesse e l’apprendimento dei più piccoli.

Se vuoi saperne di più e se vuoi rimanere sempre in contatto con le ultime novità, iscriviti al gruppo privato su Facebook dedicato proprio a questa tecnica.

Obiettivi

• Creare l’interesse verso modelli comunicativi differenti.
• Stimolare e sviluppare una graduale modalità comunicativa.
• Stimolare all’ascolto

Che cosa faccio con il kamishibai?

  • Sessioni di lettura e kamishibai party (feste di compleanno un po’ speciali, scrivimi se vuoi saperne di più)
  • #Kamishibaicreativo: una forma di laboratorio che comprende sia una sessione di lettura di una o più storie, che una più creativa dove poter costruire insieme ai bambini un teatrino o una storia o delle semplici illustrazioni.
  • Webinar, workshop e lezioni sull’utilizzo della tecnica e i possibili campi di applicazione , rivolto a insegnanti, educatori e genitori.

Vuoi saperne di più? Dai un’occhiata a questo breve video.