Trascorrere la domenica a teatro con i bambini e tutta la famiglia è sempre una bella emozione. E a proposito di emozioni, quando queste sono raccontate in maniera egregia per mezzo di spettacoli creati e studiati appositamente per i bambini, ancora di più.
Lo spettacolo
Domenica scorsa abbiamo assistito allo spettacolo “Piccole emozioni – giocando con l’amico immaginario” al Teatro Politeama di Cascina (PI), un progetto teatrale prodotto dalla Fondazione Sipario Toscana onlus – La Città del Teatro e che vede in scena due bravissimi attori – Valentina Grigò nel personaggio di Vera e Costantino Buttitta in quello del suo amico immaginario – che con un linguaggio semplice che richiama quello dei bambini senza però cadere nella banalità, racconta del fantastico mondo della fantasia.
Mondo che a volte è divertente, a volte fa paura perché invaso dai “mostri mostruosi”, a volte conosce la rabbia e si ribella al mondo dei grandi. Ma grazie all’amico immaginario, come uno specchio, Vera affronta e comprende tutte le emozioni che le si presentano.
E così ridicolizza e in fondo comprende anche un po’ di più il mondo dei grandi, che con le loro regole e formule magiche spesso chiedono ai piccoli uno sforzo sempre un po’ troppo grande per la loro età.
La scena è la cameretta di Vera e trae ispirazione dalle opere di Kandiskij e come un suo quadro che prende vita, si trasforma in un vivo palcoscenico di tanti giochi e relazioni immaginarie (ma anche un po’ vere).
Affronta inoltre il delicato e importante aspetto dei rapporti sociali tra gli individui, considerando entrambi i personaggi uno il completamento dell’altro, perchè come dice Costantino: “sono fatto di due, una parte Vera e una parte finta, ma senza Vera, divento zero”.
Fino al finale, in cui la bambina finge di catturare i raggi del sole e giocando con essi impara a modulare i suoi momenti di rabbia.
Un progetto di teatro con i bambini nelle scuole
La realizzazione del progetto ha visto la sinergica collaborazione del regista Fabrizio Cassanelli, di Donatella Diamanti che ha curato il coordinamento drammaturgico e del contributo dei bambini, delle bambine e delle insegnanti delle scuole dell’infanzia “Il Girotondo e Gianburrasca” del Comune di Cascina.
Evidentemente nato da un ottimo lavoro di improvvisazione teatrale, lo spettacolo è anche molto fisico, con momenti di gioco che comprendono la danza e la musica, composta appositamente per questo progetto da Raffaele Natale.
Spettacolo che cattura la curiosità e tiene incollati i bambini alla poltrona del teatro, una volta tanto davanti a qualcosa di vero e non di artefatto come la televisione. Qualcosa che respira e trasmette empatia.
E quando senti intonare il simpatico ritornello, colonna sonora di tutto lo spettacolo, da un bambino e dal suo papà un po’ serioso, allora capisci che le emozioni sono andate dritte al cuore!