Come scegliere l’asilo nido. In questo articolo vi darò i suggerimenti che ho seguito io. Voi che cosa ne pensate?
Prima di diventare madre ho sempre pensato che per dover affrontare problematiche sulla scelta della scuola, partecipare ai colloqui con gli insegnanti e ad infinite e lunghissime riunioni dei genitori, si potesse aspettare almeno l’inizio della scuola elementare.
E invece no. Se sei una mamma che deve avvalersi del servizio asilo nido, questi “problemi” iniziano ben molto prima.
Se hai la fortuna di entrare nelle cortissime graduatorie dei nidi comunali, e ritieni soddisfacente farne parte allora forse poco hai da decidere.
Ma se invece vuoi avere un panorama più dettagliato di quello che offre il mercato, allora inizia l’estenuante ricerca dell’asilo perfetto per tuo figlio.
Ritengo utile capire intanto un prerequisito e cioè per quanto tempo vostro figlio dovrà frequentare questa scuola sia in termini di durata che in termini di annualità.
L’ingresso al nido dipende spesso dalla organizzazione delle famiglie e se ci sono bambini che iniziano l’esperienza a soli tre mesi, ce ne sono altrettanti che invece frequentano solo l’ultimo anno prima della materna.
Ovviamente mai dovrebbe cambiare la premura nella scelta della struttura, ma forse si può soprassedere su alcune cose, se la frequenza è solo per pochi mesi.
Ma veniamo a cosa secondo la mia esperienza è indispensabile osservare nella struttura per giungere ad una scelta consapevole.
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Come è organizzata la suddivisione degli spazi?
E’ importante che lo spazio dedicato alla nanna sia fisicamente separato dal resto dell’asilo e solo a quello dedicato. Questo perchè è utile far capire anche con la separazione dei luoghi, qual è la separazione delle attività. Ovvero dove si fa la nanna non si gioca e viceversa.
Ho visitato asili che invece non presentavano questa caratteristica. -
Lo spazio nanna
L’ideale sarebbe che ogni bambino potesse dormire sempre nello stesso lettino. Ma se proprio non è possibile (per questione di spazio), accertatevi almeno che il lenzuolino e la copertina vengano cambiati ogni volta.
Questo spazio inoltre deve godere di tranquillità e deve essere almeno in penombra.
Con questi elementi, i bambini, che tendono ad imitarsi in molte situazioni, si troveranno a condividere nella maniera corretta lo spazio nanna e a riportare anche a casa la corretta abitudine al dormire. -
Lo spazio per il pranzo
Verificate il più possibile la pulizia.
Sembrerà banale, ma non è sempre così.
Sia che la struttura si avvalga di un fornitore esterno per il cibo, oppure che prepari in proprio le pietanze, il dato sulla pulizia è fondamentale. -
La mensa
L’asilo usufruisce di mensa interna oppure se si avvale di un fornitore esterno?
Seppure a prima impressione sembrerebbe da preferire la mensa interna, si deve considerare ciò di cui ho accennato nel punto precedente.
Avere una gestione interna della mensa significa dover gestire tutta un serie di compiti per l’erogazione del pranzo (cottura, manutenzione delle stoviglie, pulizie degli ambienti, gestione delle scorte) che nel caso di fornitore esterno non esistono, dovendo a quel punto le tate dell’asilo essere impegnate solo nello sporzionamento delle vivande.
Il luogo deve essere ovviamente mantenuto pulito, ma sarà più semplice perchè in questo caso sarà il fornitore che dovrà seguire tutte le norme per la cottura e il mantenimento dei cibi, ma è solo a questi aspetti dedicato.
In entrambi i casi, pretendete di conoscere in anticipo il menù (o almeno la sua tipologia).Se c’è un fornitore esterno, fatevi indicare il nome dell’azienda e prendete informazioni, oppure andate direttamente parlare di persona con un responsabile.
Nel caso di alcuni tipi di allergie del bambino è da richiedere anche una certificazione sull’utilizzo delle stoviglie e degli alimenti. -
Spazio esterno
Esiste uno spazio esterno? E come viene utilizzato?
Se riucite a capire in quali orari si svolgono le attività all’esterno, in base al periodo dell’anno, riuscirete anche a capire in quale condizioni di sole/luce/ombra si troveranno i bambini.
Questi sono solo alcuni degli aspetti da valutare relativamente alla struttura.
Ma ci sono altre cose fondamentali da valutare: qui parlo dell’organizzazione delle attività e qui invece della fase dell’inserimento.